“Finalmente non devo più passare tutte le giornate al telefono a cercare carichi di ritorno, ma posso di nuovo occuparmi di tutto quello che il lavoro da operativo comporta”. Daniele B.
Siete mai stati in un ufficio operativo di trasporti?
È un continuo suonare di telefoni, quasi tutti con due cornette attaccate ad entrambe le orecchie e non dimentichiamo i cellulari. Qualcuno alza il tono di voce, qualcuno attacca nervosamente il telefono e qualcuno non riesce neppure a rispondere tante sono le chiamate in entrata. Autisti fermi spazientiti in attesa di un ordine di carico, rischio di non arrivare in tempo sul luogo del ritiro per troppi km da percorrere (a vuoto), infinite telefonate da effettuare per trovare un ritorno, almeno un paio per sistemare le prime macchine ad avere scaricato.
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È indispensabile avere molta pazienza, passione e nervi saldi per poter operare nel campo dei trasporti e spedizioni!
Daniele per esempio, è un disponente internazionale e continuava come quasi tutti i suoi colleghi a ricevere telefonate di autisti fermi in attesa di ricarico, che chiamano e richiamano, a volte trovando pretesti e scuse, più spesso chiedendo direttamente quello che vogliono sapere: “E’ uscito qualcosa per me? Sono fermo da ieri…”
In qualità di operativo Daniele è sempre stato in gamba nel far girare bene le macchine, ha le borse carico aperte sullo schermo del PC, contatta più volte i clienti per trovare dei carichi decenti, anche parziali, per far muovere il camion, ma raggiungere il risultato è sempre più difficile.
Prima di conoscere Twin Route, il software che incrocia le tratte fisse FTL dei trasportatori e le linee fisse delle aziende che caricano bilici completi offrendo tariffe competitive grazie all’abbattimento dei km a vuoto, Daniele ci ha raccontato di vari episodi che gli stavano facendo odiare il suo lavoro: spesso si doveva ridurre ad accettare carichi di scarto da altri trasportatori, già di per sé mal pagati, e a volte anche con urgenza dopo lunghi periodi di fermo… Con le successive telefonate agli autisti del tipo “ho trovato un carico, ma chiude tra un’ora, dovresti sbrigarti!”, che normalmente causavano dall’altra parte ancora più insofferenza “ma che di corsa, sono stato fermo fino ad ora!”
Ultimamente il suo lavoro non è più solo gestire l’ansia da “macchina ferma” ed è di nuovo programmare a medio-lungo termine con tratte ripetitive: su due tratte fisse che ogni settimana gli davano problemi di ritorno è riuscito ad organizzare un “quasi round trip” con meno di 20 km a vuoto e solo con una pausa pari a quella obbligatoria da cronotachigrafo. Semplicemente inserendo le sue tratte ripetitive su Twin Route.
Il suo feedback ed il suo entusiasmo nel ringraziarci sono stati la nostra più grande gratificazione.